La Pantasima

2Il ballo della Pantasima è una tipica rappresentazione popolare che si tiene nell’ambito delle feste patronali in molti paesi della provincia reatina.
Il nome deriverebbe da una corruzione popolare del sostantivo latino phantasma=che si mostra.
Si tratta di un grosso fantoccio, di sembianze quasi sempre femminili, costruito con un’intelaiatura di canne ricoperte di carta sottile di vario colore, al cui interno vi è lo spazio per la persona che la dovrà ballare, mentre al suo esterno vengono applicati numerosi giochi pirotecnici.Anticamente, il ballo della Pantasima aveva un significato propiziatorio e di chiusura della festa, che terminava con l’incendiamento del fantoccio stesso.

Il Palio della Pantasima
Oggi giorno la Pantasima sopravvive come emblema folkloristico dei paesi del Cicolano, e proprio il paese di Offeio, che ne vanta una importante e sentita tradizione, ha deciso di dedicare a tale usanza un vero e proprio Palio: i rioni del paese si sfidano ogni anno nella costruzione, nella presentazione scenica, e nel ballo di tre diverse Pantasime.
Il fascino della Pantasima è dovuto proprio al carattere e alla personalità che le viene conferita sia dall’aspetto esteriore, sia dal ballerino che la fa muovere: essa deve dapprima sorprendere, impressionare, spaventare, incutere timore e meraviglia; spesso esce d’improvviso, piomba nella piazza affollata da una stradina buia, dal cancello di un’abitazione, dalla parte vecchia del paese; accompagnata da un corteo o trainata da un carretto, in groppa ad un destriero o motorizzata, l’uscita della Pantasima è qualcosa di spettacolare ed ogni volta irripetibile.
E poi deve divertire, danzare il saltarello, inchinarsi sugli spettatori, compiere piroette, provocare, mimare, ammiccare…

Pantasime in affitto…
Il paese di Offeio è stato il primo ad “esportare” le proprie pantasime in altri paesi: da un paio d’anni a questa parte le pupazze offeiane vanno in trasferta, divertendosi a ballare il saltarello nei paesi vicini (o lontani) che le invitano ‘a festa’, portandosi dietro la splendida coreografia di prosperose campagnole e contadini-cavalieri pieni di entusiasmo e vitalità.
Nel 2007 siamo stati a Longone, sfidando il maltempo e le temperature quasi invernali; nel 2008 abbiamo ballato a Roccaranieri, in un clima di grande festa e spensierata allegria, nel 2010 siamo stati a Belmonte e il 24 ottobre 2010 le Pantasime sono state invitate alla Giornata dei Cammini, nella sfilata a San Pietro e Castel Sant’Angelo a Roma!

Se anche nel vostro paese vi piacerebbe ricevere il calore e l’energia danzante di Offeio e le sue Pantasime, contattateci!
Referente del gruppo folkloristico delle pantasime:
Gabriella Bastioni – offeio@libero.it – 347.1249437

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